Hot! ‘CA NISCIUN’ E’ FESS’………

E’ questo il titolo ad hoc per la beneamata Salernitana, abbandonata al proprio destino e mandata in giro per l’Italia a collezionare brutte figure su campi di terza serie, al cospetto di avversari, un tempo invitati sul terreno verde dell’Arechi per le partitelle infrasettimanali.

Ferita nell’orgoglio, vittima dei capricci di “campioni” inespressi giunti a Salerno per essere, presumibilmente, accompagnati alla “pensione”.
Una società inesistente, in grado di sovvertire tutte le regole alla base del rapporto tra dipendenti e datore di lavoro, responsabile dell’azienda.
Una società che, in quasi sei anni di gestione, non ha acquistato un calciatore (degno di tal nome), dichiarando i contratti come un onere e non una fonte di guadagno per le societa’.Visti gli accordi pluriennali siglati con giocatori ultratrentenni, bisognerebbe quasi dargli ragione. Dal caso Shala sull’aereo piu’ pazzo del mondo, alla farsa Bellotto, per passare ai vari Acri, Cari, Brini, Cerone: ricordare tutti questi incresciosi fatti, sarebbe come sparare sulla croce rossa (sul punto e’ meglio soprassedere). La società piu’ che mortificare la citta’ di Salerno con squadre composte da soggetti quasi in regime pensionistico, ha leso l’immagine della storia della Salernitana, appesa, ignobilmente, a delle crucce di ferro, nel corso della celebrazione anacronistica dei 90 anni di storia granata. Neofita del calcio e della storia della Salernitana, chi è alla guida della Società Salernitana Calcio 1919 ha distrutto quella sinergia, che, indipendentemente dai risultati, ha da sempre contraddistinto il rapporto d’amore viscerale tra Salerno e la beneamata. Eppure c’era chi un tempo, qualche mese fa, sosteneva a gran voce Lombardi, prendendo in giro i propri tifosi, dichiarando ai quattro venti che senza l’institore il calcio a Salerno non avrebbe avuto futuro, e dimenticando che altri soggetti si erano proposti per il “vergognoso” Lodo Petrucci.

Le continue querelle messe in scena da questa società fanno passare in secondo piano persino gli umilianti risultati sportivi (vuoi vedere che il loro scopo è distrarre la gente dai veri problemi?)
Al di là di mere operazioni di facciata, il copione é sempre lo stesso, ma l’interpretazione, se possibile, é ancora piú scadente.
Nonostante la dirigenza sia stata rimpinguata, la confusione regna sovrana.
Non si spiega altrimenti perché calciatori oggi pubblicamente additati come reprobi non abbiano subito alcuna sanzione disciplinare nell’immediatezza dei fatti.
La vecchia e sana sanzione economica non ha piú valore?
E cosa si intende oggi per allontanamento dei senatori?
Una non piú consentita uscita dalla rosa, una cessione già tentata in passato e mai concretizzata?
Possibile che tutto questo sia diventato evidente solo Domenica scorsa?
Possibile che questa dirigenza, nota per gli esoneri seriali, sia diventata all’improvviso integralista nel difendere la panchina di Breda?
Sono unicamente considerazioni tecniche alla base di questa posizione?
La gente di Salerno vuole sapere la verità.
Oppure vuole che si ufficializzi la verità che temiamo di conoscere.
Quella che ormai nessun media, neanche gli ex amici, tenta piú di nascondere.
Vuole sapere dove questa squadra, col cappottino nuovo di zecca, seduta sulle poltroncine di un moderno bus, é diretta.
Il conducente ha ben chiara la destinazione? Puó comunicarla anche a noi ignari passeggeri?
Lo faccia subito, ché l’antico detto: “Se ne parla dopo le feste” non é piú di moda ed anzi é dannoso.
Nel caso della Salernitana addirittura letale.
Parliamone adesso, tanto “il Natale ce lo siamo già intossicato.”
Che i responsabili vadano tutti a casa, che abbandonino Salerno; la quarta serie, mai disputata dalla beneamata, appare, quasi, un rimedio necessario per liberarsi dal “male”.
D’altronde si cade per potersi rialzare e diventare piu’ forti di prima.
Ed allora: Adios institore, dimissionario o non. E non preoccuparti di cosa potrà accadere senza di Te. Salerno saprà rialzarsi … con onore

Massimo Grisi area stampa SALERNO CLUB 2010

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