Cosenza Gastronomica. Sapori granata, l’avvocato gastronomico ANDREA CRISCUOLO consiglia…

Insidiosa trasferta calabrese del campionato di Lega B 2018/19 per la Salernitana del neotecnico Gregucci in posticipo serale giovedì 27 dicembre ore 21.00
I granata sono di scena a Cosenza allo stadio San Vito-Gigi Marulla (24.200 spettatori- Via degli Stadi ) per una sfida davvero infuocata e combattuta.
L’avvocato gastronomico Andrea Criscuolo, prima di andare a tifare per la nostra squadra, Vi consiglia di gustare le bonta’ enogastronomiche del territorio di Cosenza presso

La Cantina Cosentina

Corso Plebiscito, 87100 Cosenza, Italia
+39 360 644 519
“tipicita’ cosentine nel centro storico”

Antipasto locale

Paccheri con anduja olive e pomodoro fresco

Pappardelle ai “rosini”

Porchetta in portafoglio

Cacio cavallo alla piastra

Baccalà arrostito

Dolce della casa

Vino locale docg

PRODOTTI TIPICI DELLA ZONA

La cucina cosentina è molto varia e risente dell’influenza della Sila, con i suoi prodotti prevalentemente di terra, in particolare funghi, verdure, carne, cereali e – in parte – pesce, anche se, naturalmente, è più presente nella costa e meno all’interno. Su tutti spicca il baccalà alla cosentina, preparato con patate, olive nere, peperoni, salsa di pomodoro, alloro, prezzemolo, sale e pepe oppure le alici “schiattate”. Del resto Cosenza è una città dalla tradizione culinaria contadino-montanara.
Molti dei piatti locali, infatti, vedono come protagonisti i funghi Rosito della Sila, che rappresentano la qualità più rinomata della provincia, dove vengono raccolti tra settembre e  novembre. I funghi locali sono assolutamente da provare con la pasta fresca, vera regina delle cucina locale, preparata in tanti modi diversi; in particolare non si può perdere un piatto di pasta e patate ara tijeddra (o alla tiella, ovvero pasta con le patate e peperoni), i rigatoni alla Giancaleone (pasta con pomodoro, scamorza affumicata e  prosciutto cotto affumicato o pancetta affumicata), i fusilli con broccoli di rapa e salsicce, tagliatelle e ceci (chiamate comunemente “lagane e ceci”), oppure la caratteristica pasta col ferro, come gli scialatielli, fatta a mano e prodotta con farina di grano duro, acqua e sale, che ha una forma allungata e scomposta dovuta all’utilizzo del casalingo ferretto.Facendo un’esplorazione tra gli ortaggi della cucina cosentina, troviamo il broccolo ramoso verde calabrese o broccolo di rapa tipico della provincia cosentina, presentato con salsiccia (il piatto prende il nome di vruacculi i rapa e sazizza). Altro elemento fondamentale della cucina tipica di Cosenza è la cicoria selvativa di Calabria, con la quale vengono preparati ottimi contorni, da condire sempre con il raffinato dell’olio calabrese D.O.P. dal sapore leggero e odore fruttato leggero.
Tra i secondi piatti provate le costolette d’agnello alla cosentina (preparate con olio, cipolla, pomodori, peperoni e le olive verdi) o le mazzacorde alla cosentina preparate con le interiora dell’agnello e condite con aglio, peperoncino rosso piccante, pomodori pelati, basilico e origano.E arriviamo, in conclusione, ai dolci con dei piatti forti e rinomati: partiamo dai cuddrurieddri , ciambelle salate preparate per la ricorrenza dell’Immacolata e per il periodo natalizio, i turdiddri (anche chiamate turdilli) che altro non è che uno gnocco dolce e fritto, a base di anice e ricoperto di miele o di miele di fichi e glassa di zucchero, la Pitta ‘mpigliata che è anche questo un dolce tipico natalizio, le Scaliddre o le Chinuliddre, anche questo un particolare dolce fritto.

Satolli ma pienamente soddisfati corriamo poi allo stadio Marulla a gridare SEMPRE COMUNQUE ED OVUNQUE FORZA SALERNITANA

L’avvocato gastronomico Andrea Criscuolo
SALERNITANA GASTRONOMIC LAWYER ANDREA CRISCUOLO

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