Como gastronomica. Sapori granata, l’avvocato gastronomico Andrea Criscuolo consiglia…
Ultima trasferta del 2015 e prima in Lombardia del campionato di Lega B 2015/16 per la Salernitana del duo Lotito&Mezzaroma
I granata sono di scena allo stadio Giuseppe Senigaglia (13.000 spettatori- via G.Senigaglia 3) per una sfida davvero molto delicata contro il Como. L’avvocato gastronomico Andrea Criscuolo, prima di andare a tifare per la nostra squadra, Vi consiglia di gustare le bonta’ enogastronomiche del territorio lariano presso
“La vita e’ bella”
Piazza Domenico Croggi 4, Como
+39 031 302667
“Prelibatezze lariane”
Insalatone varie
Pizzoccheri
Zuppa del lago
Pasticcio di polenta e formaggio
Cotoletta alla milanese con delle patate arrosto
Tagliata di tonno
Torta al cioccolato fondente e noci
Vino locale doc
PRODOTTI TIPICI DELLA ZONA
La cucina comasca, e in genere quella lariana, si è formata nei secoli sulla base delle risorse alimentari della zona, essenzialmente la pesca di lago e la pastorizia alpina per la città di Como non vanno dimenticati i prodotti provenienti dalla Brianza e le relative ricette.
Il nucleo principale di questo tipo di cucina è proprio il pesce d’acqua dolce, che fornisce la base per alcuni piatti tipici: il riso bollito o il risotto con il pesce persico, il lavarello in “carpione” (cioè fritto e marinato in aceto con l’aggiunta di cipolla e timo selvatico), la frittura di alborelle ed i famosi misultin, o missultitt (agoni del Lago di Como, privati delle interiora, salati, essiccati all’aria aperta, poi grigliati e mangiati con la polenta).
In effetti la polenta è la regina della tavola comasca e oltre che di tutto l’arco alpino. Qui è ottenuta mischiando e cuocendo farina di mais e di grano saraceno. Accompagna non solo il pesce, ma anche le carni, la cacciagione, i formaggi, gli insaccati. Piatto quotidiano dei pastori degli alpeggi era polenta e latte. Molto preparata è anche la polenta uncia: un pasticcio di polenta e formaggio, innaffiata da un soffritto di burro, aglio ed erba salvia. Tipico di Bellagio è il tocch, una speciale polenta uncia cotta con burro e formaggio, mangiata con le mani e accompagnata da salumi, carne e misultin. La pult invece è una polentina di farina di mais e di frumento, molto molle. Viene mischiata col burro e consumata intinta nel latte freddo, solitamente nella stagione estiva.
Per Como piatto tipico per eccellenza sono gli gnocchi di patate, inventati dal noto fisico comasco Alessandro Volta (quello rappresentato sulle vecchie 10.000 lire) nella prima versione con burro e fuso e salvia poi via via conditi con vari ragù. Anche le patate possono considerarsi una tipicità, visto che fu sempre Alessandro Volta ad importarle dalla Francia e ad iniziarne la coltivazione nei suoi possedimenti. Per parecchio tempo una varietà di patate (in dialetto locale “pomm de tera” o “tartifui”) chiamata la “biancona comasca” ebbe grande diffusione; oggi è ancora coltivata ma non facilmente reperibile.
I comaschi, sino al secolo scorso erano noti mangiatori di cipolle, tanto che i soprannomi che venivano dati agli abitanti di ogni località lariana e brianzola per i comaschi era era “scigulatt de Comm” ossia mangiatori di cipolle quindi tipica la Zuppa di cipolle oggi erroneamente ritenuta di origine francese. Tipiche erano le cipolle coltivate a Brunate e Civiglio oggi coltivate ancora da qualche privato ma introvabili sul mercato.
Satolli ma pienamente soddisfati corriamo poi allo stadio Sinigaglia a gridare SEMPRE COMUNQUE ED OVUNQUE FORZA SALERNITANA
BUONA NATALE E BUONE FESTE A TUTTI
L’avvocato gastronomico Andrea Criscuolo
SALERNITANA GASTRONOMIC LAWYER ANDREA CRISCUOLO
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