Caserta. Sapori granata, l’avvocato gastronomico ANDREA CRISCUOLO consiglia…
Ultima e difficilissima trasferta del girone di andata per la Salernitana a Caserta per un derby molto acceso e sentito da entrambe le tifoserie.
I granata sono di scena all’Alberto Pinto( via Medaglie d’oro n.31- periferia orientale della citta’-12.000 spettatori )per una sfida davvero infuocata, e non solo dal punto di vista climatico.
L’avvocato gastronomico Andrea Criscuolo, prima di andare a tifare per la nostra squadra, Vi consiglia di gustare le bonta’ enogastronomiche del territorio casertana, in modo particolare la mozzarella aversana, presso
CUCINA 114
Via Unita’ Italiana n.114, Caserta
Tel.08231490099
Atmosfera calorosa, locale carino con personale adeguato e cortese
Ottima la qualità delle pietanze, ben presentate e molto gustose.
Antipasto di mare (polpo,alici e salmone),
Paccheri all’astice
Scaloppata di calamari con rucola e pomodorini
Polpo affogato in terracotta
Frittura gamberi e calamari
Mozzarella aversana
Ottima anche la pizza
Tortino al cioccolato
Ottimi vini del territorio
La cucina casertana
Caserta sorge al limite nord orientale della pianura campana ed è ricca di storia. La provincia si estende dal massiccio del Matese fino alla zona costiera, che si affaccia sul golfo di Gaeta ed e’ composta di terreni alluvionali e di detriti vulcanici.
Le origini dell’attuale Caserta sono tutt’oggi incerte: per alcuni fu fondata dai Sanniti, per altri, invece, dai Romani. Sembra, però, che la tesi più diffusa dica che furono i Longobardi di Capua ad insediarla nel XIII.
La città è ricca di monumenti e sicuramente quello più famoso è il Palazzo Reale costruito dal 1752 al 1774 che accoglie il Museo Vanvitelliano e gli appartamenti reali.
La tradizione gastronomica del Casertano riporta piatti semplici e popolari, come le zite ripiene, l’anguilla arrostita, la pastiera di riso o di tagliolini. Dai fiorenti allevamenti di questo territorio deriva la possibilità di preparare formaggi di latte bovino tra i quali primeggiano le mozzarelle che sono sempre di bufala. Si tratta di un formaggio a pasta filante ottenuto da latte intero, confezionato immerso in panna o in liquido di governo per garantire una maggiore freschezza.
Le mozzarelle di Caserta sono fra le più apprezzate e famose di tutto il meridione.
Oltre ai latticini, base di questa cucina sono i legumi d’ogni specie, da mangiare da soli appena estratti dal “pignatiello” o con la pasta a completamento di una nutriente minestra. I broccoli, passati in padella con congrua scorta di aglio e peperoncino, diventano i mitici «friarelli».
Satolli ma pienamente soddisfatti, siamo pronti a correre allo Stadio PINTO per tifare Salernitana.
L’avvocato gastronomico Andrea Criscuolo
SEMPRE COMUNQUE ED OVUNQUE FORZA SALERNITANA
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