Napoli-Salernitana: non solo calcio

Derby campano per la Salernitana di patron Iervolino nel campionato di Lega 

A 2022/23 contro il Napoli di mister Spalletti

I granata sono di scena allo stadio Diego Armando Maradona ( 55.000

spettatori- via Jacopo de Gennaro) per una sfida “molto sentita” da entrambe 

le tifoserie

L’avvocato gastronomico Andrea Criscuolo, prima di andare a tifare per la 

nostra squadra, Vi consiglia di gustare le bonta’ enogastronomiche del 

territorio napoletano

Pizza

Friarielli

Mozzarella di Bufala

Frittata di pasta

Fagioli e cozze

Puttanesca

Ragù napoletano

Parmigiana di melanzane

Pasta e patate

Casatiello

Zucchine alla scapece

Babà

Struffoli

Pastiera

Sfogliatella

PRODOTTI TIPICI DELLA ZONA

La cucina napoletana ha antichissime radici storiche che risalgono al 

periodo greco-romano e si è arricchita nei secoli con l’influsso delle differenti 

culture che si sono susseguite durante le varie dominazioni della città e del 

territorio circostante.

A seguito delle varie dominazioni, principalmente quella francese e quella 

spagnola, si è delineata la separazione tra una cucina aristocratica ed una 

popolare. La prima, caratterizzata da piatti elaborati e di ispirazione 

internazionale, mentre la seconda legata ad ingredienti della terra. 

A seguito delle rielaborazioni avvenute durante i secoli, e della 

contaminazione con la cultura culinaria più nobile, la cucina napoletana 

possiede ora una gamma vastissima di pietanze.

La Cucina napoletana è caratterizzata da ricette antiche napoletane, 

anche piatti poveri e dense di storia. Rimango sempre affascinata quando 

leggo la provenienza di una determinata ricetta e le sue origini. Le ricette 

napoletane tipiche spaziano in lungo e in largo, spesso sono ricette tipiche 

campane, altre proprio di Napoli.

Le ricette tradizionali napoletane sono sia di terra, a base di carne, pasta, 

verdure e legumi, sia di mare, vista la vicinanza. Possiamo trovare tanti piatti 

tipici poveri, accostati ad altri decisamente ricchi ed elaborati: dagli antipasti 

tipici e i rustici napoletani, come il pane ripieno napoletano, la frittatina 

napoletana di pasta, la pizza fritta, la pizza di scarole, la pasta alla napoletana 

e i primi piatti napoletani, dalla semplice pasta patate e provola, alle lasagne, 

agli ziti con il ragù alla genovese, ai paccheri preparati in mille modi diversi, e 

poi il sartù di riso, timballi e tanti altri primi piatti napoletani con il pesce. Tra 

i secondi piatti tipici, polpette di vario genere, salsiccia e friarielli, parmigiana 

di melanzane, gattò di patate, peperoni ripieni, melanzane a barchetta, e 

ovviamente la mitica pizza, capolavoro della cucina napoletana. Da non 

dimenticare i fritti napoletani: crocchè di patate, sciurilli, scagliozzi, 

pastarsciute, mozzarella dorata e fritta o mozzarella in carrozza, fritture di 

pesce o verdure in pastella.

Clima e territorio

Previsti 23 gradi con una giornata velata.

Napoli è un comune italiano di 917.709 abitanti, terzo in Italia per 

popolazione, capoluogo della regione Campania, dell’omonima città 

metropolitana e centro di una delle più popolose e densamente popolate aree 

metropolitane d’Europa.

Napoli è una delle più grandi ed incantevoli città d’arte del Mediterraneo. 

Capoluogo della regione Campania è, per grandezza, il terzo comune italiano 

dopo Roma e Milano. La città domina l’omonimo golfo, che si estende 

dalla penisola sorrentina all’area vulcanica dei Campi Flegrei ed offre una 

vista molto suggestiva, con l’imponente vulcano Vesuvio e, in lontananza, tre 

magnifiche isole – Capri, Ischia e Procida – che sembrano piccoli gioielli 

sorti dal mare. Oltre ai suoi splendidi paesaggi, Napoli deve la sua meritata 

fama anche al fascino di un centro storico che racconta 2500 anni di storia 

ed è stato inserito nel 1995 nel World Heritage List dell’UNESCO.

Napoli è una città dove le stratificazioni storiche e archeologiche creano 

itinerari di visita del tutto peculiari e incantevoli. Poco sopravvive di 

“Partenope”: la città greca delle origini è rintracciabile, ad esempio, nelle 

mura greche che passano per via Mezzocannone. Le rovine romane sono, 

invece, più numerose: tra le tante è situata in pieno centro l’area 

archeologica di San Lorenzo Maggiore, che ospita parte dell’agorà greca del 

V sec. a.C. e molti reperti romani di un’epoca in cui la città era già una 

‘metropoli’.

La vita quotidiana e artistica di Napoli si snoda per le sue vie e i 

suoi quartieri brulicanti di vita e di monumenti, dalla Sanità e 

dai Quartieri Spagnoli realizzati nel ‘500, zona popolare ricca di colori e 

folklore, agli itinerari che si snodano lungo le vie principali. Prendendo 

l’arteria stradale detta “Spaccanapoli” (perché divide in due la città antica), i 

visitatori potranno partire dalla Chiesa del Gesù Nuovo, con la sua facciata 

recuperata da un palazzo signorile del ‘400, passare per la Basilica di San 

Domenico Maggiore di epoca angioina e arrivare, risalendo via Duomo, alla 

magnifica Cattedrale.

Ristrutturato più volte per riparare ai danni sismici, il Duomo si sovrappone 

a edifici preesistenti e deve lo slancio verticale dell’odierna facciata ad 

Enrico Alvino, architetto dell’Ottocento. All’interno è da visitare la Cappella 

del Tesoro di San Gennaro che custodisce, fra le altre cose, la reliquia del 

sangue del santo.

Un secondo percorso parte da piazza Bellini, luogo di caffè letterari, segue i 

portici medievali del palazzo di Filippo d’Angiò in Via Tribunali e arriva fino 

a Castel Capuano. Si tratta di uno dei quattro castelli che dominano Napoli 

insieme a Castel Sant’Elmo, Castello dell’Ovo e alla fortezza-palazzo di Castel Nuovo, detto anche “il Maschio Angioino”, realizzato sotto il regno di 

Carlo I d’Angiò

Dal Maschio Angioino si può partire per un itinerario a ritroso 

verso piazza del Plebiscito, incorniciata dalla Basilica di San Francesco di 

Paola, che riecheggia nelle forme il Pantheon romano, e dal Palazzo Reale, 

residenza dei Borboni.

Fra gli altri edifici degni di visita ci sono, poi, il Monastero di Santa Chiara, 

con le splendide decorazioni del Chiostro delle Clarisse, la Basilica di San 

Lorenzo Maggiore, che conserva testimonianze di strutture greco-romane nel 

chiostro interno, il Palazzo Reale di Capodimonte, con le Gallerie 

Nazionali che raccolgono opere 

di Tiziano, Raffaello, Correggio, Masaccio, Mantegna e Caravaggio e vari 

musei fra cui il Museo Civico Gaetano Filangieri.

L’intensa vita culturale di questa capitale dell’arte si snoda, oltre che nei 

musei come il Madre, anche lungo i caffè della Galleria Umberto I e i suoi 

locali sono brulicanti di vita anche di sera, quando Napoli diventa la città degli 

universitari, dei musicisti, della pizza e della buona compagnia.

L’avvocato e giornalista “Gastronomico Granata” Andrea Criscuolo

Responsabile Comunicazione Salerno Club 2010 e Conduttore trasmissione Tifosissimi 

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