Hot! Sapori granata, a Pontedera con gusto: le dritte dell’avvocato gastronomico

andrea sito

 

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Seconda trasferta del girone di ritorno della stagione 2013-14 della nostra amata Salernitana in un territorio, quello pisano, davvero ricco di tradizione enogastronomica.

SAPORI GRANATA Vi consiglia: 

“LA TOSCANA  DA GUSTARE”

 

 

Una piccola trattoria, tipicamente toscana, accogliente, dove si puo’ gustare la vera gustosa cucina della zona.

Tappa obbligata per chi giunge a Pontedera.

Per chi voglia gustare i sapori genuini e suadenti di una terra che non delude mai.

Ottimo rapporto qualità/prezzo.

 

 

Antipasto di terra toscana

Spaghetti cacio e pepe

Zuppa pisana

Pappardelle al coniglio

 

Bistecca Fiorentina

Filetto di maiale e un filetto al pepe verde

Semifreddo alla cioccolata e torrone

Vino Toscano doc

Cantuccini e vin santo

 

 

La cucina tipica pisana e quella toscana.

La cucina pisana e quella toscana, genuine e gustose, presentano sapori semplici di antica origine preparati con sapiente maestria. L’utilizzo di alimenti poveri è legato alla condizione di vita difficili del passato, di miseria e di povertà.
L’alimento principe è senz’altro il pane, caratterizzato dalla mancanza di sale proprio perchè un tempo era troppo costoso.Il pane è anche l’elemento base di numerose ricette toscane come: la panzanella, un piatto povero di derivazione contadina, molto semplice, che non necessita di cottura e che veniva consumato nei campi da chi, per lavoro, restava fuori casa tutto il giorno e la ribollita, in cui gli ingredienti principali sono le verdure cotte, in genere avanzate dai giorni precedenti, che vengono fatte ribollire tutte insieme con l’aggiunta di pane raffermo

La provincia di Pisa può vantare una grande varietà di prodotti agroalimentari e specialità enogastronomiche tra cui spiccano una vasta gamma di vini, un olio d’oliva tra i più rinomati della regione e un tartufo pregiato e ricercato a livello internazionale.

Grazie ad un territorio vasto e diversificato la cucina pisana risulta molto varia, vivace e gustosa senza mai eccedere nei sapori. Le usanze culinare di Etruschi e Romani si sono ulteriormente raffinate in epoche a noi più vicine dando luogo a una cucina povera fatta di ricette semplici come le zuppe, le bruschette, i crostini e altri piatti che trovano nel pane l’elemento essenziale.

La cucina tipica del territorio pisano offre ricette di terra, di mare e di acqua dolce che possono subire qualche piccola variazione tra una località e l’altra della provincia.

Partendo dagli antipasti, vanno certamente ricordati i crostini di fegato di pollo assieme al famoso prosciutto di Volterra, ai carciofi di San Miniato e alle anguille marinate.

Tra i primi sono gustosissime le minestre di fagioli o farro, la minestra col pancotto e le zuppe di pesce insaporite dal peperoncino e dall’aglio strofinato sul pane secco, gli gnocchi alla pisana e le pappardelle all’alzavola. Si può continuare con il bordatino alla pisana (farinata di granturco), le pappe al pomodoro, le pallette alla pisana (polenta), la zuppa di tinche, la zuppa di ranocchi e il risotto d’arselle.Per i secondi piatti si possono ricordare il baccalà alla pisana con le olive, fritto e in agrodolce, la tinca o l’anguilla coi piselli, le braciole di vitella al marsala, la fricassea d’agnello al timo, l’intingolo di lepre con crostoni e il fagiano lardellato di San Rossore.Infine i dolci. Spiccano tra tutti ilcastagnaccio alla pisana, la nozza di Calcinaia (un particolare tipo di cialda), laschiacciata di Pasqua e infine la torta “co’ bischeri” di Pontasserchio.Quella pisana è un’arte culinaria che mantiene il rapporto con le tradizioni e le origini contadine e marinare, in cui convivono sapori decisi e piatti che con disinvoltura seguono la conformazione geografica del territorio: dal mare alle colline si può seguire un itinerario che, oltre alle bellezze storiche e artistiche, lascia scoprire e gustare i capolavori dell’enogastronomia.

Satolli ma pienamente soddisfatti, siamo pronti a correre allo Stadio Ettore Manucci(4.000 spettatori – via Vittorio Emanuele) per tifare Salernitana.

A cura dell’avvocato gastronomico Andrea Criscuolo

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